IL SINDACO “LA PULIZIA DEI CANALI NON C’ENTRA, DISASTRO IMPREVEDIBILE”
Ginosa Una inviata di mediaset incalza il sindaco Vito De Palma |
di Nicola NATALE
E’ un sindaco
affranto quello che arriva intorno alle dodici presso il campo sportivo.
I
cronisti lo assediano, gli chiedono dei danni, indicazioni sulle responsabilità,
informazioni sulle vittime.
Ma Vito De Palma può solo dirgli che la portata
delle acque era assolutamente al di fuori di qualsiasi previsione.
“La forza
della natura ha distrutto e sventrato una parte di Ginosa con forse 66
millimetri di portata d’acqua in soli dieci minuti, distruggere ponti e strade
in così poco tempo è assolutamente un evento eccezionale”.
Quanto
raccolto dalle persone esasperate viene subito girato al primo cittadino al
quale viene chiesto se i corsi d’acqua, i canali vengono puliti con regolarità.
Il sindaco risponde che “nei limiti del possibile la pulizia avviene sui canali
di competenza comunale” ma precisa subito che “quanto avvenuto ieri non è
dipeso esclusivamente dalla pulizia dei corsi d’acqua”.
Un tendone completamente estirpato dalle acque e sotterrato dal fango (cia) |
Insistono i cronisti
d’assalto a chiedergli se intravede qualche responsabilità, ma la risposta è
netta: “quello che è successo a monte verso il centro di geodesia spaziale è
stato lo smottamento di una montagna, anche se qui vi fosse stata una diga l’avrebbe buttata giù, la
potenza la forza dell’acqua venuta dal lato Matera è qualcosa di indescrivibile”.
Sono le uniche scarne
dichiarazioni del primo cittadino che coordina i soccorsi ed i primi interventi
con il centro di operazione comunale istituito presso la sede dei vigili
urbani in via quarto. Poi si
affida a due comunicati diffusi il primo alle 14 ed il secondo alle 19.
Il
blocco della ex ss 580 viene così
confermato solo a quell’ora mentre sul posto vengono disposte le
deviazioni già dal primo mattino. Il traffico viene deviato in zona cavese per
ricongiungersi alla ex ss580 utilizzando una strada interpoderale che sbuca nei
pressi del supermercato eurospin.
Ginosa - ponte di san Leonardo |
Si conferma la perfetta viabilità del ponte di san Leonardo che immette
sulla strada per Laterza e congiunge Ginosa con i paesi a nord ed il casello
autostradale di san Basilio, nei pressi di Castellaneta.
Le scuole di ogni
ordine e grado rimangono chiuse e si invita ad utilizzare i propri mezzi solo
in caso di necessità. Più tardi viene confermata la chiusura totale di 7 strade
per lo più comunali. Chiusura che viene estesa anche ai pedoni.
Le strade interessate dalla limitazione sono le
seguenti: strada comunale a denominarsi dall’incrocio di c.da cesine verso c.da
chiancone; strada comunale n. 27 cipolluzzo; strada comunale n. 32 casone dogana;
strada comunale n. 30 lama callara; strada comunale n. 3 cignano; tratto della
provinciale ex ss 580 detta del “ponte dei sospiri”; tratto della provinciale
di collegamento con la ss 175 svincolo per Ginosa.
L’ordinanza non specifica
naturalmente fino a quando essendo al momento impossibile quantizzare risorse
economiche necessarie e difficoltà dei lavori di ripristino. Con la stessa
ordinanza si conferma la chiusura delle scuole per il secondo giorno e il lutto
cittadino in occasione dei funerali di Rossella Pignalosa.
Ginosa via per Montescaglioso presso lo stadio Miani. Qui uno dei punti più danneggiati e duramente provati. |
Sulla questione
interviene anche il responsabile del settore tecnico ing. Giovanni Zigrino che
conferma danni su tutti i passaggi interessati dal sistema gravinale, che non
consta delle sole gravine di rivolta e casale, le maggiori del territorio
comunale, ma non le uniche.
Sono ore concitate con la pratica impossibilità di effettuare
una stima pur sommaria dei danni che interessano in maniera massiccia la
viabilità.
Il tecnico comunale ha confermato che non sono stati i canali
occlusi a provocare i danni bensì la velocità e la massa d’acqua passata in maniera talmente veloce e con
tale potenza da provocare un disastro che sarà ricordato negli anni.
Come a Marina di Ginosa due anni fa, c’é stata una gran
parte rimasta indenne ed altre zone invece pesantemente colpite. Ma i risarcimenti
conquistati dopo una lunga battaglia non sono arrivati, persi tra le
finanziarie e le leggi di stabilità, mentre qualcuno chiede che il presidente
Vendola intervenga concretamente per lenire i danni di questa sciagura che ha
colpito e scosso l’intera cittadinanza.
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