TARANTO APPUNTAMENTO DAL COMMISSARIO PER IL PONTE SULLA EX S.S.580
Taranto - la sala della presidenza della provincia in cui si tengono gli incontri ufficiali |
di Nicola NATALE
Oggi presso la provincia
di Taranto sit-in per accelerare la realizzazione del ponte distrutto
dall’alluvione del 7 ottobre scorso. L’amministrazione comunale di Ginosa ha invitato
cittadini, imprenditori e forze politiche a riunirsi presso l’ingresso di via
anfiteatro alle nove e trenta per sollecitare il commissario prefettizio.
Tutto
era iniziato con lo sfogo su facebook di Domenico Castria, un imprenditore
locale, contro “la burocrazia della politica”.
Da quel ponte sulla ex statale
580 che collega Ginosa a Marina di Ginosa ed a Taranto “passa lo sviluppo
turistico della nostra piccola ma grande cittadina” dice Castria titolare di
una nota impresa di trasformazione di prodotti agricoli e voi “cosa proponete
per la realizzazione di questo sogno”?
I commenti si sono scatenati, i consensi
espressi via facebook anche, tanto che alla fine il sindaco tirato in ballo ha
testualmente scritto “è ingeneroso prendersela con gli unici che al momento
hanno realizzato qualcosa”.
Aggiungendo poi “se ritenete di iniziare una azione
di protesta cittadina nei confronti della provincia sono con voi al vostro
fianco, a Taranto o a Roma, dove ritenete”.
Tempo quattro giorni e presso il
Comune si è svolto un primo incontro organizzativo cui è seguito un comunicato
chiarificatore da parte del comitato 7 ottobre.
Un comitato sorto appena
quattro giorni dopo l’alluvione per offrire consulenza e stimolo ai decisori
politici senza che però un ponte di appena una decina di metri sia stato ancora
riparato.
E sono passati intanto oltre tre mesi.
E’ questo che ha esasperato
gli imprenditori ed i commercianti del luogo tagliati fuori dal traffico e
costretto migliaia di persone a fare il giro dalla provinciale 8 peraltro in
pessime condizioni.
Secondo il coordinatore Mario D’Alconzo, che è stato
presidente della provincia anni fa, solo il 7 gennaio è scaduto il termine per
la presentazione delle offerte.
Perché non si sia proceduto con somma urgenza o
perché non si siano chiamati i militari del genio pontieri nelle immediatezze
del fatto non é chiaro.
L'incontro con il commissario prefettizio della provincia di Taranto Mario Tafaro. |
Ma ormai questo non rileva più mentre invece scrive
D’Alconzo “che nessuno dei tecnici interpellati ha dato disponibilità ad essere
nominato componente della predetta commissione”.
Questo potrebbe far slittare
ancora i tempi, molto lunghi, previsti, per l’aggiudicazione definitiva della
gara (30 giorni), la stipula del contratto (35 giorni) e la consegna del
cantiere.
E stiamo parlando della sola parte burocratica, in assenza di
qualsivoglia problema e ricorso da parte di una delle due ditte partecipanti.
A
quanto pare entrambe ginosine.
Poi c’è il piccolo dettaglio che i 320 mila euro
stanziati dalla Regione Puglia con delibera mancherebbero di apposita “determina dirigenziale”.
Ciò secondo
il comitato potrebbe inficiare la gara.
Per questo il comitato bacchetta
severamente i rappresentanti istituzionali: “oltre ad elargire speranze e
promesse si impegnino tempestivamente si impegnino a rimuovere questi ritardi
burocratici che, di fronte alla gravità delle condizioni in cui versano le
imprese ed i cittadini di Ginosa sanno del ridicolo".
Infatti il ponte è in
realtà un ponticello e sebbene sia stato negli anni teatro di gravissimi
incidenti stradali, alcuni dei quali anche mortali, ci ha dovuto pensare
l’alluvione a spazzarlo via.
Né lo Stato prima, né la provincia poi hanno
pensato di rimediare per tempo a quell’assurda strozzatura ed a quelle
pericolosissime curve del “sierro delle vigne”.
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