TARANTO APPUNTAMENTO DAL COMMISSARIO PER IL PONTE SULLA EX S.S.580


Taranto - la sala della presidenza della provincia
in cui si tengono gli incontri ufficiali
QUOTIDIANO DI PUGLIA 16 GENNAIO 2013
di Nicola NATALE
Oggi presso la provincia di Taranto sit-in per accelerare la realizzazione del ponte distrutto dall’alluvione del 7 ottobre scorso. L’amministrazione comunale di Ginosa ha invitato cittadini, imprenditori e forze politiche a riunirsi presso l’ingresso di via anfiteatro alle nove e trenta per sollecitare il commissario prefettizio. 
Tutto era iniziato con lo sfogo su facebook di Domenico Castria, un imprenditore locale, contro “la burocrazia della politica”. 
Da quel ponte sulla ex statale 580 che collega Ginosa a Marina di Ginosa ed a Taranto “passa lo sviluppo turistico della nostra piccola ma grande cittadina” dice Castria titolare di una nota impresa di trasformazione di prodotti agricoli e voi “cosa proponete per la realizzazione di questo sogno”? 
I commenti si sono scatenati, i consensi espressi via facebook anche,  tanto che alla fine il sindaco tirato in ballo ha testualmente scritto “è ingeneroso prendersela con gli unici che al momento hanno realizzato qualcosa”. 
Aggiungendo poi “se ritenete di iniziare una azione di protesta cittadina nei confronti della provincia sono con voi al vostro fianco, a Taranto o a Roma, dove ritenete”. 
Tempo quattro giorni e presso il Comune si è svolto un primo incontro organizzativo cui è seguito un comunicato chiarificatore da parte del comitato 7 ottobre
Un comitato sorto appena quattro giorni dopo l’alluvione per offrire consulenza e stimolo ai decisori politici senza che però un ponte di appena una decina di metri sia stato ancora riparato. 
E sono passati intanto oltre tre mesi. 
E’ questo che ha esasperato gli imprenditori ed i commercianti del luogo tagliati fuori dal traffico e costretto migliaia di persone a fare il giro dalla provinciale 8 peraltro in pessime condizioni. 
Secondo il coordinatore Mario D’Alconzo, che è stato presidente della provincia anni fa, solo il 7 gennaio è scaduto il termine per la presentazione delle offerte. 
Perché non si sia proceduto con somma urgenza o perché non si siano chiamati i militari del genio pontieri nelle immediatezze del fatto non é chiaro. 
L'incontro con il commissario prefettizio della provincia di Taranto
Mario Tafaro.
Ma ormai questo non rileva più mentre invece scrive D’Alconzo “che nessuno dei tecnici interpellati ha dato disponibilità ad essere nominato componente della predetta commissione”. 
Questo potrebbe far slittare ancora i tempi, molto lunghi, previsti, per l’aggiudicazione definitiva della gara (30 giorni), la stipula del contratto (35 giorni) e la consegna del cantiere. 
E stiamo parlando della sola parte burocratica, in assenza di qualsivoglia problema e ricorso da parte di una delle due ditte partecipanti. 
A quanto pare entrambe ginosine. 
Poi c’è il piccolo dettaglio che i 320 mila euro stanziati dalla Regione Puglia con delibera mancherebbero di apposita  “determina dirigenziale”. 
Ciò secondo il comitato potrebbe inficiare la gara. 
Per questo il comitato bacchetta severamente i rappresentanti istituzionali: “oltre ad elargire speranze e promesse si impegnino tempestivamente si impegnino a rimuovere questi ritardi burocratici che, di fronte alla gravità delle condizioni in cui versano le imprese ed i cittadini di Ginosa sanno del ridicolo"
Infatti il ponte è in realtà un ponticello e sebbene sia stato negli anni teatro di gravissimi incidenti stradali, alcuni dei quali anche mortali, ci ha dovuto pensare l’alluvione a spazzarlo via. 
Né lo Stato prima, né la provincia poi hanno pensato di rimediare per tempo a quell’assurda strozzatura ed a quelle pericolosissime curve del “sierro delle vigne”.

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