LATERZA /LOPANE: “IL CEA E’ UNA COSA PULITA. E FATTA IN MANIERA REGOLARE”.

Laterza la conferenza del 6 marzo sull'istituendo
centro di educazione ambientale con la croce verde in gravina
ed in pineta. Il sindaco Lopane (primo da sx) mostra il bando pubblicato.
QUOTIDIANO DI PUGLIA 7 MARZO 2014
di Nicola NATALE
Sul centro di educazione ambientale è tutto regolare, non c’è alcuna revoca da fare”. 
Non ha perso tempo l’amministrazione Lopane nel rispondere al consigliere di minoranza Agostino Perrone che chiedeva di revocare (in autotutela) l’assegnazione all’associazione temporanea di scopo croce verde di Laterza e Gravina di alcuni locali comunali. Gli immobili in questione sono quelli all’interno della pineta scivolizzo e l’eco-ludoteca e l’area di accesso all’oasi lupu costituita presso la gravina di Laterza. 
La richiesta depositata il 4 marzo scorso verteva sulla mancanza di evidenza pubblica, necessaria per la concessione di immobili pubblici, per sei anni. 
Il sindaco Gianfranco Lopane convocati i partecipanti al bando (l’avvocato Salvatore Danzi, il bio-architetto Francesco Rizzello e l’ing. ambientale Claudio Perrone) non ha perso tempo nel replicare che “non solo l’iniziativa è stata pubblicata con bando il 15 novembre del 2012, ma anche adeguatamente pubblicata sul sito internet comunale e sulla stampa”.
La richiesta di Perrone gli ha dato il destro per comunicare che “quello di Laterza è l’unico centro di educazione ambientale autorizzato nel versante ovest della provincia di Taranto”. L’accreditamento con la regione Puglia è arrivato l’undici febbraio scorso. E questo dopo che il centro di Laterza si è piazzato al 19° posto su 66 nuovi centri educazione ambientale in Italia e  su circa 700 partecipanti al bando nazionale, assicurandosi un contributo di 160 mila euro.
La gravina di Laterza, da anni oasi lipu.
Per giungere a questo obiettivo “è stato necessario associarsi con i colleghi del cea di Gravina, più vicini di quelli di Statte, anche per acquisire competenze ed esperienze”. L’ottica dei bandi infatti è proprio quella di creare una rete tra i centri ambientali. 
I ragazzi sono di Laterza” rintuzzano il sindaco e il consigliere Stano “e comunque rimaniamo dell’idea che gli scambi sono sempre da perseguire, il fatto di chiudersi non è un valore per una comunità”. Se tutto andrà bene il centro di educazione ambientale dovrebbe partire a fine anno, coinvolgendo le associazioni del territorio che fanno capo alla consulta seguita dal consigliere Mariella Bruno.
Siamo delusi” hanno ammesso i giovani professionisti “perché l’obiettivo è far utilizzare a tutti il centro di educazione ambientale, non è una cosa privata, non è la tipica associazione culturale dietro al quale si cela un fine economico, come ne nascono tante”. 
Utilizzeremo al meglio quei beni con iniziative mirate soprattutto alle scuole e coinvolgendo le associazioni e gli altri centri” con la partecipazione, tra gli altri, del prof. Giuseppe Misano e della naturalista Celeste Sbano. “E’ una buona pratica da qualsiasi punto la vogliamo vedere, mai più patrimonio pubblico abbandonato come ho ripetuto nella conferenza al foro boario” ha concluso Lopane.

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