NIENTE REATI A MARINELLA: GIOIA PER L'ASSOLUZIONE.
Ginosa - la conferenza stampa indetta il giorno dopo la conferma dell'assoluzione piena. 25 marzo 2014. |
di Nicola NATALE
Visi larghi,
facce sorridenti, è finito il grande incubo.
C’è quasi tutta la maggioranza alla
conferenza stampa indetta dal sindaco per commentare la sentenza di piena
assoluzione in merito alla vicenda degli accessi al mare.
Ospiti speciali il
consigliere regionale Pietro Lospinuso, il vice coordinatore di forza italia
Luigi Montanaro e l’avv. Raffaele Strada, componente del collegio difensivo.
“Viene
meno una patina” ha commentato il primo cittadino (presidente del consiglio
all’epoca dei fatti) poi rivelatisi al vaglio dei giudici tarantini poco più
che forzature amministrative. Questo conferma che quella progettazione di 5
accessi al mare “era del tutto virtuosa e mirava solo a far crescere il nostro
territorio”.
Ginosa ha detto il sindaco “è la città della correttezza,
dell’onestà e della trasparenza” e lo dimostrerebbe tra le altre cose “il piano
anticorruzione varato già nel luglio 2013”.
Lapidario il consigliere Lospinuso col
suo messaggio che è sembrato diretto soprattutto alle minoranze: “se si vuole demolire il
centrodestra lo si deve fare solo con il consenso elettorale”. Ringraziando l’intero
collegio difensivo ha ricordato “l’insussistenza del fatto e che non c’erano i
presupposti nemmeno per iniziarla l’azione penale” basata sull’abuso d’ufficio
e sul falso in atto pubblico.
Non senza stigmatizzare la mancanza di garbo
istituzionale “di alcuni consiglieri” ha ricordato quanto “assurda” sia la
legge Severino che tratta molto meglio parlamentari e consiglieri regionali
rispetto ai comuni amministratori, in caso di condanna.
Una legge incostituzionale anche per l’ex sindaco Luigi Montanaro che già in tempi non sospetti si era detto assolutamente convinto della correttezza dei suoi atti. Se non altro perché “una decina di enti erano stati contatti per realizzare gli ormai famosi cinque accessi a mare in area di riserva integrale assoluta”. L’unico non realizzato in contrada marinella è stato proprio quello che ha dato origine all’esposto del 2008. Quindi un procedimento giudiziario trascinatosi per sei anni “per un esproprio mai avvenuto”.
Una legge incostituzionale anche per l’ex sindaco Luigi Montanaro che già in tempi non sospetti si era detto assolutamente convinto della correttezza dei suoi atti. Se non altro perché “una decina di enti erano stati contatti per realizzare gli ormai famosi cinque accessi a mare in area di riserva integrale assoluta”. L’unico non realizzato in contrada marinella è stato proprio quello che ha dato origine all’esposto del 2008. Quindi un procedimento giudiziario trascinatosi per sei anni “per un esproprio mai avvenuto”.
E dire che “il proprietario che
si riteneva danneggiato avrebbe visto finalmente urbanizzata anche la sua
proprietà, perfino con sistema anti-incendio data la presenza di una pineta”.
Il passaggio in questione è nell'ampia area circostante il Lago Salinella |
A
concludere gli interventi, l’avvocato Raffaele Strada che ha concordato sulla disparità
di trattamento tra cittadini introdotta con la legge n°190 del 2012 meglio nota
come legge Severino.
L’avvocato ha fatto notare che in tutto l’agire
dell’amministrazione non c’è stato danno per la pubblica amministrazione o i
privati e nemmeno ingiusto vantaggio per alcuno, cosa che ha contribuito a far decadere il castello
accusatorio. Insomma una vicenda che veniva fatta passare come epocale e si è
invece risolta con un enorme spreco di tempo e di risorse, anche psicologiche. Resta ora in ballo la questione degli accessi a mare problematici nelle zone periferiche di Marina di Ginosa ma ora “con gioia si può iniziare una fase nuova” ha
concluso il sindaco.
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