MIROGLIO NUOVA MANIFESTAZIONE DI INTERESSE, MA CAUTELA DICE L’ASS. CAROLI.


Il 1° maggio alla ex miroglio. Da sx l'as.reg. Leo Caroli
e due ex dipendenti del gruppo Nino Salluce e Mimmo Giannuzzi
QUOTIDIANO DI PUGLIA 4 MAGGIO 2014
di Nicola NATALE
I centoottantuno non si danno per vinti. 
E, come ampiamente riportato, hanno celebrato il loro primo maggio nello stabilimento che li ha visti al lavoro per dodici anni. 
Per alcuni la fabbrica si è rivelata invivibile, ma per tanti quel luogo ha dato sicurezza economica e orgoglio di appartenenza. 
Definirsi “miroglini” anche dopo che la grande impresa dei due fratelli albesi Carlo e Franco Miroglio ha elegantemente lasciato il campo, dà la misura di come la (breve) epopea tessile sia entrata nel dna degli operai che lottano senza requie per il loro posto di lavoro.
Il grande spirito di squadra è stato più forte delle inevitabili divisioni e ora con lo stabilimento ceduto al comune di Ginosa non cessa lo sforzo promozionale. 
Il sito ufficiale del comune di Ginosa con l'offerta dello stabilimento ex miroglio.
http://www.ginosa.gov.it/gestione-sito/informazioni/item/ex-stabilimento-tessile-miroglio-disponibile-a-costo-zero
Con l’amministrazione che nel suo sito ufficiale informa dello “stabilimento tessile a costo zero” con tanto di breve storia dello stabilimento, delibera consiliare e rassegna stampa. 
E con i miroglini che dopo aver fatto tradurre in tedesco il video girato da una web tv lo hanno fatto tradurre in russo e su suggerimento di Mimmo Spina, un giornalista rai, stanno pensando di farlo anche in cinese. 
Le offerte ci sono. 
Dal palco improvvisato sulle pedane lo hanno ribadito nella giornata del primo maggio sia l’assessore regionale al Lavoro Leo Caroli sia il sindaco di Ginosa Vito De Palma. 
Di più, l’assessore ha dichiarato che ogni giorno arrivano telefonate di imprenditori lombardi, veneti ed anche tarantini che vogliono informazioni certe su stato degli stabilimenti, finanziamenti e sgravi possibili, condizioni di acquisizione degli stabilimenti. 
Ma intorno alla ex Miroglio in cinque anni di dismissione è successo di tutto: non solo almeno cinque grossi imprenditori si sono ritirati quando bisognava dar seguito agli accordi - alcuni di questi anche firmati in pompa magna al ministero dello sviluppo - ma grosse partite politiche si sono sempre giocate fino dall’inizio della storia, nell’ormai lontano 1994.
Ora però dice il primo cittadino è tempo di “calendarizzare gli incontri al ministero dello sviluppo, altrimenti tutto questo gran parlare è solo accademia”. 
Anche perché il gruppo dei miroglini sarà attivo “fino alla fine” come dice Nino Salluce, uno degli storici operai magazzinieri, non escludendo la possibilità di nuove clamorose manifestazioni. 
Uno dei tanti grafici che illustrano gli andamenti dell'industria
fonte istat-andrea mollica-gad lerner)
Perché la difficoltà è farsi ascoltare in un’Italia interessata da  tantissimi casi simili, per dire che ormai nemmeno salire sul tetto fa più audience (cosa che i miroglini hanno puntualmente fatto nel 2012) e bisogna inventarsi qualcosa di più originale. 
E qui i miroglini si sono sbizzarriti: magliette, azioni di informazione e sensibilizzazione davanti alle catene di negozi di abbigliamento miroglio, scioperi portati fino al quartier generale della Miroglio, pulizia volontaria dello stabilimento ormai divenuto comunale, l’ormai famoso spot diffuso via internet che ha interessato la rai, un manifestazione all’inps per farsi pagare la cassa integrazione. 
Ora tutto si sposta in via Molise a Roma presso il ministero dello sviluppo economico dove lunedì prossimo si recherà l’assessore Caroli per presentare il progetto di rilancio della Natuzzi, che a Ginosa nel novembre scorso ha chiuso uno stabilimento che occupava circa 400 dipendenti. 
In quella data si fisserà il nuovo incontro anche per le comunicazioni inerenti il nuovo investitore fattosi avanti per la ex Miroglio. 
Si tratta di un gruppo “operante nel settore metalmeccanico, con tecnologia estera ma investitori anche italiani”. 
Il progetto è arrivato prima nella mani del sindaco, quale rappresentate dell’amministrazione comunale proprietaria della struttura, ora è già stato trasmesso a task force e ministero. 
Ma da qui ad avere un piano industriale realmente sostenibile anche dal punto di vista finanziario ce ne vuole, bisogna fare altri passaggi”. 
La data prevista è intorno alla metà di maggio, tutti incrociano le dita.
Il Quotidiano di Puglia segue da sempre le vicende degli ex 180 dipendenti miroglio.

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